La popolarità del vintage

Il vintage arriva nel mondo della moda partendo, come molte tendenze attuali, dagli Stati Uniti d’America. Nel secondo dopoguerra dopo tanti anni di privazioni nelle nuove generazione la voglia di capitalismo, di colori e di moda è tanta. I meno abbienti per vestirsi come gli altri iniziarono a comprare vestiti usati e ad indossarli con un nuovo piglio.

Nel mondo della moda, un capo vintage deve avere le seguenti caratteristiche:

-Essere difficilmente reperibile e riproducibile perché fatto con materiali non più esistenti o tagli e stile diversi da quelli attuali.

-Appetibilità, le condizioni dell’oggetto devono essere buone per poter essere indossato.

Iconicità, è molto più semplice e gratificante indossare un’ icona, di una generazione passata.

-Deve essere stato realizzato minimo 20/30 anni fa.

Non è necessario che sia usato, ma è considerato vintage anche materiale conservato in stock o magazzini per più di 20 anni, anzi questo gli attribuisce più valore.

Perchè il vintage spacca?

Una delle cause principali dell’ascesa del vintage possiamo ritrovarla nella versatilità dei capi e dalla propria particolarità. Infatti i capi degli anni 70/80/90 presentano delle vestibilità totalmente differenti da quelle quotidiane, anche il sistema delle taglie non rispecchia a pieno le misurazioni dei vestiti prodotti negli ultimi anni. Perciò se desideri trovare pezzi con uno stile particolare il vintage fa a caso tuo. Un altro grande punto a favore di questi tipo di capi è la qualità dei propri materiali, infatti il livello qualitativo dei materiali utilizzati negli ultimi anni ha avuto un calo drastico. Se vuoi possedere un capo vintage sarà inevitabilmente unico e se in ottime condizioni eleverà il vostro modo di vestire esponenzialmente.

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